Dialogues in Philosophy, Mental and Neuro Sciences 2012, Vol.5, fascicolo 2



E’ stato pubblicato il secondo numero del Vol. 5 della rivista gratuita online Dialogues in Philosophy, Mental and Neuro Sciences. Nel primo articolo (Psicosi ed epistemologia intersoggettiva), HH Maung sostiene che deliri e allucinazioni costituiscano una sfida per l’epistemologia tradizionale. Contro la tradizione del realismo obiettivante che sostiene vi sia un mondo oggettivo mente-indipendente, di cui le persone fanno conoscenza tramite l’esperienza, l’autore propone una visione intersoggettiva delle psicosi. In questa prospettiva l’attacco scettico alla certezza oggettiva verrebbe evitato, e ciò avverrebbe considerando la realtà non come mondo indipendente dalla mente, ma piuttosto inquadrandola nel contesto delle esperienze intersoggettivamente condivise. Questa ipotesi intersoggettiva viene ulteriormente sviluppata, anche attraverso concetti presi dalle riflessioni di Husserl, per sfociare in una visione di tipo relativistico.

Nel secondo articolo, intitolato “Pseudoallucinazioni: una review critica”, A. Sanati discute un fenomeno psicopatologico da sempre controverso. Attraverso un’accurata disamina della storia del concetto, l’autore contribuisce alla sua caratterizzazione in psicopatologia clinica. In particolare, suggerisce che i criteri della localizzazione e dell’insight non siano sufficienti e propone di usare il criterio della qualità della percezione come unica caratteristica fenomenica in grado di differenziare tra allucinazioni e pseudo allucinazioni.
L’articolo è scaricabile al link: http://www.crossingdialogues.com/Ms-A12-09.htm

Il terzo articolo è una bella “New Idea” di A. Zoumpouli, la quale discute in termini moderni il più rilevante contributo apportato dal padre della psicopatologia, Karl Jaspers: il concetto di comprensione statica. Nel suo “Un approccio contemporaneo alla comprensione statica di Jaspers” la Zoumpouli suggerisce che il comprendere statico di Jaspers prefiguri due tipi distinti di empatia, così come emergono nelle attuali ricerche in neuroscienze e psicologia sociale: la differenza è tra “empatia emotiva automatica” ed “empatia cognitiva”.
Per leggere questo contributo: http://www.crossingdialogues.com/Ms-C12-02.htm

L’altra “New Idea” è di E. Gluskin, un esperto di fisica e sistemi complessi. Nel suo “Un’argomentazione sulla natura del comportamento degli hooligan” l’autore traspone nel dibattito sugli hooligan alcune idee del fisico Erwin Schrödinger. Il comportamento degli hooligan viene spiegato come una risposta umana naturale a un’inappropriata (nella forma o nel contenuto) “nutrizione informazionale” che non consentirebbe di “digerire” le informazioni ricevute.

Infine i due dialoghi, di A. Rudnick e D. Trafimow discutono, rispettivamente, di comorbidity psichiatrica e della distinzione epistemologica tra scienza e misticismo. Li si può trovare ai seguenti link: http://www.crossingdialogues.com/Ms-D12-03.htm e http://www.crossingdialogues.com/Ms-D12-02.htm

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