E’ stato pubblicato il secondo
numero del Vol. 5 della rivista gratuita online Dialogues in Philosophy, Mental and Neuro Sciences. Nel primo
articolo (Psicosi ed epistemologia intersoggettiva), HH Maung sostiene che
deliri e allucinazioni costituiscano una sfida per l’epistemologia
tradizionale. Contro la tradizione del realismo obiettivante che sostiene vi
sia un mondo oggettivo mente-indipendente, di cui le persone fanno conoscenza
tramite l’esperienza, l’autore propone una visione intersoggettiva delle
psicosi. In questa prospettiva l’attacco scettico alla certezza oggettiva
verrebbe evitato, e ciò avverrebbe considerando la realtà non come mondo
indipendente dalla mente, ma piuttosto inquadrandola nel contesto delle
esperienze intersoggettivamente condivise. Questa ipotesi intersoggettiva viene
ulteriormente sviluppata, anche attraverso concetti presi dalle riflessioni di
Husserl, per sfociare in una visione di tipo relativistico.
Per leggere questo articolo: http://www.crossingdialogues.com/Ms-A12-08.htm
Nel secondo articolo, intitolato “Pseudoallucinazioni:
una review critica”, A. Sanati discute un fenomeno psicopatologico da sempre
controverso. Attraverso un’accurata disamina della storia del concetto, l’autore
contribuisce alla sua caratterizzazione in psicopatologia clinica. In particolare,
suggerisce che i criteri della localizzazione e dell’insight non siano
sufficienti e propone di usare il criterio della qualità della percezione come
unica caratteristica fenomenica in grado di differenziare tra allucinazioni e pseudo
allucinazioni.
L’articolo è scaricabile al link: http://www.crossingdialogues.com/Ms-A12-09.htm
Il terzo articolo è una bella “New
Idea” di A. Zoumpouli, la quale discute in termini moderni il più rilevante
contributo apportato dal padre della psicopatologia, Karl Jaspers: il concetto
di comprensione statica. Nel suo “Un approccio contemporaneo alla comprensione
statica di Jaspers” la Zoumpouli
suggerisce che il comprendere statico di Jaspers prefiguri due tipi distinti di
empatia, così come emergono nelle attuali ricerche in neuroscienze e psicologia
sociale: la differenza è tra “empatia emotiva automatica” ed “empatia cognitiva”.
Per leggere questo contributo: http://www.crossingdialogues.com/Ms-C12-02.htm
L’altra “New Idea” è di E. Gluskin,
un esperto di fisica e sistemi complessi. Nel suo “Un’argomentazione sulla
natura del comportamento degli hooligan” l’autore traspone nel dibattito sugli
hooligan alcune idee del fisico Erwin Schrödinger. Il comportamento degli
hooligan viene spiegato come una risposta umana naturale a un’inappropriata
(nella forma o nel contenuto) “nutrizione informazionale” che non consentirebbe
di “digerire” le informazioni ricevute.
Infine i due dialoghi, di A.
Rudnick e D. Trafimow discutono, rispettivamente, di comorbidity psichiatrica e
della distinzione epistemologica tra scienza e misticismo. Li si può trovare ai
seguenti link: http://www.crossingdialogues.com/Ms-D12-03.htm e http://www.crossingdialogues.com/Ms-D12-02.htm